home page
Lega Italiana per la lotta Contro i Tumori
Archivio News home 
 

News

Papilloma virus: cure in adolescenza


La profilassi contro il papilloma virus umano (HPV), per essere efficace, deve necessariamente essere messa in atto prima dell'adolescenza. Nelle bambine, tra i 9 e i 10 anni.



Lo ha sostenuto una delle massime esperte mondiali di HPV, Silvia Franceschi, dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC) di Lione, nella seconda giornata del Convegno Internazionale sulle Terapie Mirate nella Lotta ai Tumori, promosso dal Nerviano Medical Sciences (NMS).
E' questa la conclusione dell' ultimo Studio Epidemiologico condotto dalla Dr.ssa Franceschi, in corso di pubblicazione sulla rivista International Journal of Cancer, la quale afferma: "Proteggersi con il profilattico nel caso dell'HPV non è sufficiente, dal momento che il virus è presente sui genitali esterni e in altre aree dell' organismo esterne a quelle in cui il profilattico può fungere da barriera".



Un'arma importantissima per la prevenzione è dunque costituita dai vaccini che proprio in questi mesi si stanno rendendo disponibili negli Stati Uniti e in Europa. "Ma questi nuovi vaccini purtroppo - ha detto Franceschi - funzionano solo prima che si sia contratta l' infezione, e quindi, per fare una profilassi estesa, devono essere somministrati prima dell'adolescenza, per impedire ogni possibile infezione."



Questi vaccini sono composti dagli involucri vuoti del virus ottenuti con tecnologie ricombinanti. Somministrati con tre iniezioni intramuscolari, si sono dimostrati estremamente immunogenici e capaci di evocare livelli anticorpali molto superiori a quelli che seguono l'infezione naturale. I vaccini presto disponibili sono diretti contro i tipi più cancerogeni del virus, il 16 e il 18, responsabili del 70% dei tumori della cervice uterina.



"I virus HPV - ha detto ancora la studiosa - sono, però, responsabili di altre forme tumorali che colpiscono la zona anale, i genitali esterni, testa e collo, sebbene in misura minore rispetto al collo dell'utero".



L'efficacia nei trial clinici finora effettuati, che hanno incluso decine di migliaia di donne, si avvicina al 100%. Ma "la durata della protezione è ancora da stabilire - ha detto l'esperta - essendo il vaccino di recente sviluppo, ma i dati disponibili finora confermano un'efficacia di almeno 5 anni". La disponibilità di questi vaccini è un grande successo medico, ma sussistono problemi che potrebbero limitarne la diffusione: il prezzo molto alto (360 dollari per un ciclo di vaccinazione negli Stati Uniti), in primo luogo, e le difficoltà organizzative legate al fatto di dover somministrare il vaccino non nel bambino piccolo ma nelle ragazze adolescenti.



I papilloma virus umani sono la prima causa di morte per le donne di molti Paesi africani, asiatici e dell' America Latina, e sono responsabili di un elevato numero di tumori anche nel mondo occidentale. "Nella maggioranza dei Paesi studiati in tutto il mondo, almeno il 10% delle donne di età compresa tra i 15 e i 59 anni è risultata portatrice del virus HPV", ha detto Franceschi nella sua relazione.
"Questo significa che nell'arco della vita di una donna la probabilità di infettarsi almeno una volta è altissima, almeno del 50%".



Nei Paesi più progrediti, i tumori causati dall'HPV sono meno numerosi, soprattutto perché lo screening per il carcinoma del collo dell'utero è molto efficace. Ma, a dispetto degli screening, anche nei Paesi più progrediti quasi il 5% dei tumori della donna è attribuibile a questa famiglia di virus
11/09/2006

elenco News
Created by Pixellando.it - Powered by Arrotino.it | ©Tutti i diritti sono riservati